Il problema disfagia nelle cure primarie - Terza parte - La disfagia orofaringea: il trattamento multidisciplinare
La disfagia è una condizione secondaria a diverse malattie.
L'approccio terapeutico deve puntare necessariamente all’ottimizzazione del trattamento della patologia che ne è la causa primaria.
A parte alcuni rari casi, il trattamento della maggior parte dei pazienti disfagici comprende tecniche di riabilitazione e di modifica di cibi e/o liquidi, in modo da permettere una equilibrata e sicura alimentazione.
Se la gravità della disfagia è tale da non consentire la normale nutrizione orale, bisogna ricorrere a quella enterale o parenterale.
La gestione terapeutica varia se la disfagia è causata da un evento acuto (es. trattamento chirurgico di una neoplasia) o da una patologia cronica stabile o da un disturbo neurologico progressivo.
Nell’ambito delle cure primarie, il Medico di Medicina generale gestisce, in genere, i pazienti con disfagia dopo la dimissione o in caso di una malattia cronica progressiva. Gli obiettivi primari del trattamento della disfagia devono essere:
- Fornire un corretto e sicuro apporto nutrizionale e idratazione del paziente coinvolgendo anche familiari e caregiver
- Consigliare tecniche per garantire una deglutizione sicura ed efficace
- Ridurre al minimo le complicazioni polmonari da aspirazione
- Migliorare il più possibile la qualità di vita del paziente che include anche l’adeguato livello d’assistenza.
Per raggiungere tutti gli obiettivi è necessario l’intervento di diverse figure professionali con competenze diverse, cioè di un approccio multidisciplinare che consideri stato di salute, condizioni economico-sociali, livello culturale, motivazioni del paziente e dei familiari. All’interno di questo team resta comunque cruciale il ruolo del MMG per controllare e migliorare costantemente lo stato di salute del paziente.
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Relatori
IL PROBLEMA DISFAGIA NELLE CURE PRIMARIE
Terza parte. La disfagia orofaringea: il trattamento multidisciplinare
Sergio Riso1, Enzo Ubaldi2
1 Struttura Complessa Scienza dell’Alimentazione e Dietetica, Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità”
Novara; 2 Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie
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