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Oncologia

Alterazioni del gusto: strategie d’intervento dietetico

Alterazioni del gusto: strategie d’intervento dietetico
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Farmaci, radio e chemioterapia, sono solo alcuni dei fattori che possono modificare la percezione del gusto nel paziente oncologico. In questo slide kit, il dietista Filippo Valoriani sottolinea come un adeguato counseling nutrizionale sia utile per la gestione dietetica e per migliorare la qualità della vita del paziente oncologico.

Farmaci, radio e chemioterapia, sono solo alcuni dei fattori che possono danneggiare le papille gustative e i pathway nervosi coinvolti, modificando la percezione dei gusti nel paziente oncologico.

La percezione dei gusti è il risultato di una complessa esperienza sensoriale frutto dell’integrazione ed elaborazione di un’articolata rete d’informazioni decodificate a livello del sistema nervoso centrale.

Le alterazioni del gusto rappresentano un frequente effetto collaterale dei trattamenti oncologici in diversi setting di cura. La loro eziologia è complessa e multifattoriale e impattano negativamente sulla capacità del paziente di assumere un adeguato apporto orale di calorie e nutrienti, riducendo anche la sua qualità di vita.

La ricerca nutrizionale ha stabilito che queste alterazioni causano avversione nei riguardi del cibo comportando un conseguente apporto proteico-energetico orale insufficiente aumentando il rischio di malnutrizione e sarcopenia. Altri studi clinici hanno, inoltre, dimostrato che la probabilità di sviluppare un’anomala percezione dei sapori è direttamente proporzionale allo stadio della malattia oncologica, indipendentemente dalla tipologia della neoplasia della stessa.

Un adeguato counseling nutrizionale che indichi a pazienti e/o caregiver le corrette strategie comportamentali inerenti l’alimentazione, è un utile strumento per la gestione dietetica e per migliorare la qualità della vita del paziente oncologico.

  • Relatori

    Filippo Valoriani Dietista, AOU di Modena - Policlinico