Fabbisogno energetico e proteico per un recupero della crescita ottimale
Gli esperti OMS/FAO/UNU hanno stato stabilito che, previa attenta valutazione di azotemia, uricemia ed elettroliti nel sangue, nella maggior parte dei bambini il supporto nutrizionale proteico può essere gestito in modo sicuro con un PE% intorno al 12%.
Il fabbisogno proteico ed energetico nell'infanzia varia a seconda che si consideri il mantenimento del peso corporeo e la crescita del bambino.
I requisiti essenziali perché la nutrizione enterale sia efficace non dipendono solo dall’apporto di calorie e dei nutrienti, ma anche dal metabolismo del paziente (capacità di digestione ed assorbimento di proteine, carboidrati e lipidi).
La seguente review analizza i fattori principali da considerare per ottenere un recupero ottimale della crescita nei bambini con diverso grado e tipo di malnutrizione energetico-proteica.
L’approccio utilizzato inizialmente per valutare la malnutrizione energetico-proteica nei bambini considerava prevalentemente la concentrazione plasmatica di albumina. Più precisamente, quando il bambino è denutrito ma l’albuminemia risulta nella norma (marasma) la denutrizione non ha provocato ancora danni agli organi interni: la funzione della mucosa intestinale è relativamente normale, quindi si può aumentare progressivamente l’apporto energetico nel bambino fino a livelli elevati (4200 kcal/kg/die).
Se, invece, i livelli serici di albumina sono bassi (o Kwashiorkor) la mucosa intestinale risulta atrofizzata e la funzione intestinale ridotta. Inoltre, in caso di ipoalbuminemia si verifica riduzione del volume intravascolare con deficit in tutto l’organismo di K e P, che contribuiscono alla cosiddetta "sindrome da re-alimentazione", per cui inizialmente i bambini devono essere nutriti con un apporto energetico solo del 10-20% superiore al tasso metabolico a riposo.
In caso di marasma, l'esperienza clinica dimostra che, una volta avvenuta la diuresi, l'intestino, la mucosa e la funzione intestinale riprendono abbastanza progressivamente la funzionalità, tanto da consentire un buon recupero della crescita con opportuni interventi nutrizionali.
Se il bambino presenta una forma più grave di Kwashiorkor il recupero funzionale sarà sempre inferiore.
La ricerca clinica riguardo i fabbisogni proteici ed energetici che permettano un recupero il più ottimale possibile nei bambini più o meno gravemente denutriti è in continua evoluzione. Si stanno mettendo a punto nuove tecniche per valutare direttamente la quantità di zolfo totale prodotto dal metabolismo degli aminoacidi solforati, essenziali per costruire massa muscolare.
Il Rapporto dell'OMS sul fabbisogno proteico e aminoacidico negli adulti e nei bambini (Consultazione congiunta di esperti OMS / FAO / UNU, 2007) mostra un calcolo dettagliato dei rapporti proteici ed energetici necessari per differenti tassi di recupero della crescita, con una percentuale di PE (Protein Energy) compresa tra 4,6 e 11,5%, a seconda della velocità di aumento del peso corporeo.
In pratica, è stato stabilito che, previa attenta valutazione di azotemia, uricemia ed elettroliti nel sangue, nella maggior parte dei bambini il supporto nutrizionale proteico può essere gestito in modo sicuro con un PE% intorno al 12%.
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Relatori
Pencharz PB Protein and energy requirements for 'optimal' catch-up growth. Eur J Clin Nutr. 2010 May; 64 Suppl 1: S5-7